venerdì 22 febbraio 2013

Vota ad occhi aperti, bacia ad occhi chiusi



Eccoci, ci siamo. Dopo tante parole, accuse reciproche, promesse e giuramenti, siamo arrivati al momento fatidico del voto. E’ stata una campagna elettorale molto più aspra rispetto al passato,  sia per l’esiguità del tempo che per il numero degli indecisi veramente alto. C’è chi ha promesso il dimezzamento dei parlamentari, chi ha promesso l’abolizione dell’IMU e c’è chi non solo ha fatto questo ma ha promesso addirittura di restituirla. E poi c’è chi ha promesso 4 milioni di posti di lavoro in 4 anni, chi ha promesso un assegno per tutti, chi ha promesso un condono, chi ha promesso un referendum sull’euro. Promettere di tutto, questa è diventata la campagna elettorale: cercare di carpire il bisogno più immediato della gente, parlandole alla pancia, assicurando ciò che potrebbe compromettere l’intera stabilità del Paese. E l’elettore, nella situazione disperata in cui versa il paese , è disposto anche a crederci. Parlare alla pancia e non parlare alla testa e al cuore.  Lavoro, meno tasse, e giù di lì…. Quello che daremo sarà un voto importante, come lo è sempre del resto: la situazione del paese è delicata, siamo in piena crisi economica internazionale, ci lasciamo alle spalle un governo tecnico che ci ha imposto tasse  per risanare il bilancio, e dunque  non possiamo permetterci altri sacrifici. Da percorrere invece è la strada della crescita.
Per dare un voto giusto è necessario informarsi, leggere e capire la storia di chi ha governato in questi anni e di chi si presenta a queste elezioni. Chi ha promesso l’impossibile sarà in grado di mantenere quelle promesse? E se ha governato in questi ultimi anni perché non le ha messe in atto prima? E come potrà  mantenere ora quegli impegni, in piena crisi economica?
Nella politica di oggi tra grilli parlanti e cavalieri erranti cercare di capire cosa sia giusto scegliere non è semplice. Dobbiamo fare attenzione ai populisti, a chi accusa l’altro senza prendersi le responsabilità delle proprie colpe. Gli errori e la gestione fallimentare della “cosa pubblica” non sono da attribuire alla Politica in generale, ma ad una parte della classe dirigente in particolare. Non esiste Stato senza politica. Non si può urlare contro un intero sistema rifiutando ogni possibile confronto e dialogo, che è il sale della democrazia. Accanto alla politica dei ladri e dei corrotti, c’è anche la politica di chi si impegna seriamente per il proprio Paese e per il Bene comune, e anche se con l’attuale legge elettorale è difficile, è quella la politica che dobbiamo votare.  Perciò caro amico quello che ti dico non è di votare per quello o quell’altro, ma di capire le conseguenze di queste elezioni. Voglio ricordare lo slogan di una lista alle elezioni universitarie di qualche mese fa : “ vota ad occhi aperti e bacia ad occhi chiusi”, ed  è proprio quello che dobbiamo fare, votare ad occhi aperti, consapevoli delle proprie scelte. Ad occhi chiusi possiamo baciarci e sognare, per quello non c’è mai un limite e mai ce ne sarà (se non ci impediranno anche questo.. )

Francesco Miacola

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